Scegliere di sostituire gli apparati illuminanti tradizionali con il LED rappresenta anche una scelta vincente, sia dal punto di vista economico, ma soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente. Vediamo perché.
Risparmiare sui consumi migliorando l’illuminazione è l’essenza dell’efficienza energetica e Il LED riassume in modo perfetto questo principio. Il risparmio, però, è rivolto anche alle emissioni di CO2 nell’ambiente e non solo. Nel 2018 l’energia rinnovabile rappresentava il 18,9 % dell’energia consumata nell’UE, in rotta verso l’obiettivo del 20 % per il 2020 (Fonte EUROSTAT)
Considerato che ancora almeno l’80% dell’energia è prodotta da fonti non rinnovabili (carbone, gas, petrolio ecc.), ridurre i consumi di energia significa anche ridurre le emissioni in modo importante. Inoltre, l’illuminazione a LED permette di limitare oltre il 50% dell’energia necessaria a illuminare. Molto spesso si attesta addirittura sopra il 60%, arrivando fino al 90% qualora si sostituiscano luci a incandescenza e luci alogene. Una sola plafoniera a LED da 150cm permette di ridurre oltre 80W/h di consumo che, in un anno di utilizzo in ambito lavorativo, mediamente permette di diminuire il consumo energetico di 160kW e addirittura -76kg di emissioni di CO2 nell’ambiente.
Proviamo a pensare quante plafoniere a neon vediamo ancora nelle aziende, nelle scuole, nei parcheggi sotterranei, nei negozi ecc. e moltiplichiamoli per i suddetti dati. In questo modo ci rendiamo facilmente conto di quanta energia stiamo sprecando e quante emissioni, invece, potremmo evitare! Un altro dato importante che spesso sottovalutiamo riguardo alle emissioni riguarda lo smaltimento delle lampade tradizionali. Una lampada tradizionale ha una vita di 8-10.000 ore, ma solo se le accensioni e gli spegnimenti non sono troppo frequenti. In caso contrario, il tempo si dimezza. Ogni volta che devono essere sostituite, è necessario anche smaltirle nel modo corretto, ovvero come rifiuti speciali.
Inoltre, le lampade tradizionali a neon e a basso consumo funzionano grazie a dei gas come il Neon (Ne), Mercurio (Hg), Cripton (Kr), che sono altamente velenosi se vengono dispersi nell’ambiente. Senza considerare che le lampade hanno parti metalliche, parti in plastica, parti in vetro che anch’esse devono essere smaltite correttamente.
Un LED di qualità, con almeno 5 anni di garanzia, ha una vita di almeno 50.000 ore. Dopo questo periodo funzionerà ancora per il 70% della sua emissione luminosa originaria, fino ad un 90% per i LED di qualità più elevata. Quante lampade a basso consumo dobbiamo usare e successivamente smaltire per arrivare a coprire almeno le 50.000 ore di utilizzo? La risposta è: 6,7 lampade, quindi una plafoniera a due tubi a neon avrà bisogno di almeno 13 tubi da sostituire nell’arco di vita di un LED! Moltiplicandoli per tutte le plafoniere a neon o per le lampade a basso consumo e avremo di fronte a noi un’immensa distesa di materiale tossico! Inoltre, dopo 50.000 ore, anche se il led dovesse spegnersi, dovremmo smaltire solo parti le parti in plastica e quelle in metallo, perché i LED è costituito di silicio e quindi… di sabbia!
Tor Bertolucci, Titolare della Pasticceria La Darsena di Viareggio dichiara così: “Prima di incontrate il mio Tutor Megà non conoscevo nessuno che fosse in grado di consigliarmi le tariffe migliori nel settore energetico. Proprio per questo motivo ho apprezzato fin da subitola presenza sul territorio, la disponibilità nella risoluzione dei problemi e la competenza del Tutor. È stato proprio lui ad informarmi che avevo diritto alle accise agevolate sul gas metano e a consigliarmi un nuovo gestore permettendomi di realizzare un buon risparmio. Inoltre, grazie all’impianto di illuminazione a LED che mi ha suggerito di installare, oggi riesco a risparmiare ancora di più e la mia azienda è diventata più Green.”
Megà ha contribuito a eliminare definitivamente oltre 2.000 lampade di vecchia concezione sostituendole con nuovissimi LED e potete immaginare quanto mi renda orgoglioso far parte di questa azienda.